il passato non c'è più,
non riesco ad accettarlo,
nella mente passano le immagini di una volta,
ricordi reali di una vita.
Mio padre non c'è più.
lo vedo seduto su quella sedia
che tiene compagnia a mia madre,
lei lava i piatti,
io sto lì con loro,
racconto la mia giornata o studio,
preparo gli esami.
I fratelli sono a letto o sono fuori.
Siamo cresciuti,
ce ne siamo andati.
Che belli i ritorni in quella casa ormai semivuota.
Che gioia rivivere i bei tempi che furono
fingendo che tutto sia come prima.
Ora la casa è vuota,
mio padre è in un freddo colombaro,
mia madre è in campagna.
La casa è triste.
Ora ci sta mio figlio,
cerca di tenerla in vita
prima che venga ceduta ad altri.
Io la tengo stretta come un malato che si attacca alla vita che gli resta
Vorrei essere ricca per comprarla
Mi strazia l'anima dover un giorno passare lì sotto
e guardarla, piena di nostalgia
e pensare che lì la nostra famiglia fu felice
e ora a poco a poco tutto sta finendo
e quella casa che fu dei miei nonni e poi dei miei genitori
ora chissà di chi è-
Ma è così
e nulla puoi per cambiare questa legge
Chissà se i nostri spiriti si aggireranno tra quei muri
e osserveranno benevoli e curiosi le prossime famiglie che la abiteranno
Come invidio chi sa voltare pagina
e senza sentimentalismi voltare le spalle al passato e andare avanti
senza girarsi mai.